VIAGGIO PRENOTATO, NON SI PARTE:
TANTI I LECCHESI COINVOLTI
MA L’AGENZIA POTREBBE SALVARSI

LECCO – Pasqua 2013: biglietto prenotato, valigia pronta, voglia di partire per una settimana da sogno sul mar Rosso. Invece non si parte: i due amici lecchesi che avevano prenotato la settimana a Sharm El Sheik tramite un’agenzia turistica della città rimangono a casa. Allora vanno in Procura, dove sostengono, insieme a una ventina di altri sfortunati, di essere stati truffati dall’agenzia Dream srl di via Roma 99.

Cinque anni dopo, però, arriva la richiesta di archiviazione avanzata dal sostituto Silvia Zannini per i tre soci indagati – E. V., E. M. ed E. V. – perché nelle loro condotte “non si ravvisa alcun elemento da far ipotizzare l’intenzione di non pagare i clienti e le dissimulazione dello stato di insolvenza”, come scrive Il Giorno, ma al contrario di una reiterata serie di “inadempimenti contrattuali” da risolvere dunque in sede civilistica. “Le motivazioni non sono condivisibili sotto alcun profilo – spiega uno dei legali delle 17 parti offese -, tanto più che risulta agli atti come il tour operator non abbia mai ricevuto alcuna prenotazione, mentre V. in alcuni messaggi indirizzati ai suoi clienti diceva esattamente il contrario”.

Lo stesso V., contattato da Il Giorno in quel frangente, aveva confermato i disagi, promettendo che la situazione si sarebbe risolta. Poi però l’agenzia chiude velocemente, riapre in via Azzone Visconti e poi sparisce: “Vi sarebbero motivi di ricorso anche se i miei clienti non faranno opposizione per non gravarsi di inutili spese. La causa civilistica poi ce la risparmiamo visto che ai tre non risulta nulla di intestato”.