TRIAL A IMPATTO ZERO,
MOTO ELETTRICHE E MUTE
PRESENTATE AL PANATHLON

Panathlon trial elettrico (8)LECCO – Una moto, particolarmente silenziosa e del tutto non inquinante, è stata la protagonista della conviviale del Panathlon, dove i numerosi soci del sodalizio presieduto da Riccardo Benedetti presenti alla Canottieri di Lecco hanno assistito ad un interessante incontro sul “Trial a impatto zero”, introdotto e moderato dal giornalista Oscar Malugani.

“Si tratta di una moto elettrica, del tutto simile ad una moto classica, che apre l’opportunità a tante persone di praticare questo sport, che si era un po’ contratto per questioni ambientali” spiega Quirino Tironi, team manager della Future trial team, la società che commercializza in Italia questo speciale trial nato in Francia.

Panathlon trial elettrico (14)È sempre l’ingegnere a spiegare le caratteristiche tecniche di questo mezzo. “È una moto costruita con le nuove tecnologie a impatto zero, grazie alle quali non ci sono ricadute in termini di rumore o emissioni. La potenza di questo trial sfrutta i vantaggi del motore elettrico, che ha una potenza nominale molto bassa ma una potenza di picco alta: il massimo della coppia si raggiunge a zero giri, a differenza del motore a scoppio dove bisogna aumentare il numero di giri. La moto si guida solo con l’acceleratore, c’è una sorta di frizione che serve solo a fini di sicurezza, così come il braccialetto magnetico che indossa il pilota e che se si stacca dalla moto ne comporta lo spegnimento. Questa moto ha batteria al litio e un peso di 67 chilogrammi e ha un costo che oscilla tra gli otto e i novemila euro, per ora in Italia sono state vendute 20 moto, la maggior parte delle quali in Trentino Alto Adige”.

Panathlon trial elettrico (1)Presente alla serata anche il giovane pilota bergamasco Matteo Bosis, figlio del compianto pluri-medagliato campione Diego, che ha dato una dimostrazione pratica ai presenti con il suo trial: “All’inizio bisogna un po’ abituarsi – ha risposto alle domande degli spettatori incuriositi – ma quando ci si fa l’abitudine è uguale all’altra. In ogni caso è una sfida”.

Una sfida per davvero, perché Matteo continua a partecipare alle gare contro le moto con il motore a scoppio e può correre in qualunque categoria dai 125 in su. Al prossimo campionato del mondo verrà assegnato per la prima volta il titolo di campione di trial elettrico e per ora sono iscritti in nove.

Manuela Valsecchi