REFERENDUM AUTONOMIE:
LA LEGA A ROMA IN TRIONFO,
PER IL PD SPRECO E PROPAGANDA

LECCO – Accolto con posizioni diametralmente opposte il referendum lombardo per chiedere alla Stato maggiore autonomia. In trionfo la Lega nord, che con la voce del segretario provinciale Flavio Nogara annuncia un viaggio a Roma con treni speciali per chiedere le dimissioni del governo Renzi. Parla invece di inutile spreco di denaro pubblico Giovanni Fornoni, segretario cittadino del Partito democratico.

Lega Nord Logo“Volete voi che la Regione Lombardia, nel quadro dell’unità nazionale, intraprenda le iniziative istituzionali necessarie per richiedere allo Stato l’attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, con le relative risorse, ai sensi e per gli effetti di cui all’articolo 116, terzo comma della Costituzione?”.
“Questo lo storico testo referendario che verra’ sottoposto ai cittadini Lombardi – dichiara Flavio Nogaraegretario Provinciale di Lecco Lega Nord – probabilmente gia’ tra ottobre e novembre grazie all’approvazione da parte del Consiglio della Regione Lombardia alla proposta di referendum consultivo. Non è solo una vittoria e una festa per la Lega Nord, ma è e dev’essere una festa per l’intero Popolo Lombardo che finalmente democraticamente potra’ gridare a Roma l’enorme voglia di autonomia, alimentata dalle continue ingiustizie che la Lombardia e le altre Regioni del Nord subiscono quotidianamente. Un esempio eclatante? In Regione Lombardia la differenza tra quanto la stessa versa allo Stato sotto forma di tributi e quanto riceve come servizi (residuo fiscale) è pari a 47 miliardi! Per la cronaca il residuo fiscale in Sicilia è negativo, quindi al contrario riceve più di quello che da, pari a – 17 miliardi, come in Campania – 13 miliardi, Calabria -10 miliardi, Puglia -9,6 miliardi. Il Popolo Lombardo è stanco di essere spremuto e la locomotiva d’Italia, con la profonda crisi che sembra non avere termine, non è più in grado di mantenere quella parte del paese improduttiva e adagiata su varie forme di assistenzialismo. In attesa di questo importantissimo referendum la Lega Nord chiede anche ai ecchesi, che tra la crisi e il continuo aumento dell’imposizione fiscale non ce la fanno veramente più!, di raggiungere in massa Roma il 28 febbraio per manifestare per “Mandare a casa Renzi”. La Segreteria Provinciale sta organizzando pullman e treni speciali. La fine di questo governo delle tasse e schiavo dell’Europa e di Bruxelles, vorrebbe dire basta a un modello di Europa come quello odierno, e la nascita di un’Europa dei Popoli, meno tasse, stop invasione, lotta vera al terrorismo, maggiore autonomia.”

partito democratico lecco«Un inutile spreco di denaro pubblico, non c’è altro modo per definirlo». Così commenta il Segretario del Partito Democratico della Città di Lecco, Giovanni Fornoni, la decisione del Consiglio Regionale della Lombardia che, nella giornata di ieri, ha stabilito che i cittadini lombardi siano chiamati a votare per decidere se la Regione Lombardia dovrà godere di una maggiore autonomia rispetto a quella attuale.
«Trenta milioni di denaro pubblico per una consultazione non vincolante e assolutamente inutile su una materia già normata dall’articolo 116, comma 3, della nostra Costituzione. Se proprio si volesse chiedere maggiore autonomia per la Lombardia su materie concorrenti Stato-Regione lo si può fare anche subito, certo definendo in modo intelligente e concreto quali azioni possano dare più efficacia ed efficienza a Regione Lombardia. Invece no, per motivi meramente ideologici e propagandistici la Lega Nord ha  forzato in Consiglio Regionale l’approvazione del Referendum senza raccogliere le indicazioni delle opposizioni ed in particolare del Partito Democratico della Lombardia. Ancora più sconcertante è stato l’atteggiamento del gruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale il quale, da sempre schierato contro lo spreco di denaro pubblico a parole, ha permesso alla maggioranza di centro-destra, con i suoi voti determinanti, che la proposta sul referendum passasse. Una scelta che costerà trenta milioni di spreco di denaro pubblico ai lombardi che spero giudichino dai fatti la “coerenza” del gruppo Consigliare Lombardo pentastellato ».
Continua, invece, la mobilitazione del Partito Democratico della Lombardia in vista della grande consultazione di domenica 1° marzo dedicata agli elettori, iscritti e sostenitori del Partito Democratico sul tema delle autonomie locali e del riassetto istituzionale: «Quattro quesiti, tre regionali e uno locale, per ascoltare la voce dei cittadini su quale futuro dovrebbero avere Regioni, Provincie e Comuni – aggiunge Fornoni –. Il Partito Democratico garantirà ai lecchesi di poter votare a queste “Primarie delle Idee” con 5 seggi aperti a Lecco dalle 9 alle 13. Questo, a differenza del referendum del Presidente Maroni, sarà un modo per dare la possibilità a tutti di poter esprimere la propria opinione su un tema importante e impellente come quello del riassetto organizzativo degli Enti locali, senza costi per la comunità. Invito tutti i cittadini a dare il loro volontario e prezioso contributo».