PIU’ TRENI SULLA LECCO-CALOLZIO
DOPO IL VERTICE IN REGIONE.
I SINDACI: “L’UNIONE FA LA FORZA”

Stazione FS - Calolziocorte (LC)CALOLZIOCORTE – E’ finalmente avvenuto l’incontro tra i rappresentanti dei comuni della Valle San Martino e l’assessore regionale alle infrastrutture e alla mobilità Alessandro Sorte, assistito dal suo responsabile di segreteria Giuliano Capetti e il dirigente della struttura servizio ferroviario regionale Massimo Dell’Acqua. L’incontro ha risposto ad un’azione promossa dal vicesindaco e assessore ai trasporti del Comune di Calolziocorte Massimo Tavola che, per l’occasione, ha chiesto la partecipazione di tutti i sindaci o i delegati dei Comuni della Valle.

L’iniziativa del vicesindaco Tavola si era resa necessaria quando, nel passaggio dall’orario invernale a quello estivo (giugno 2014) ben 22 corse sulla tratta Lecco-Calolzio erano state cancellate e mai più ripristinate, neanche con il ritorno all’orario invernale. All’assessore Tavola si sono uniti il sindaco di Monte Marenzo Paola Colombo, il sindaco di Valgreghentino, nonché consigliere provinciale delegato ai trasporti, Sergio Brambilla, il vicesindaco di Olginate Antonio Gilardi e il vicesindaco di Vercurago Roberto Maggi.

In apertura dell’incontro i delegati hanno ribadito la loro contestazione del taglio delle corse, chiedendone un rapido ripristino, quantomeno parziale. L’eliminazione di queste 22 corse tra Lecco e Milano ha difatti indebolito il collegamento metropolitano Lecco-Calolzio, un importante conseguimento su cui in passato si era lavorato con l’obiettivo di limitare il trasporto su gomma.

La stazione di Calolziocorte è un punto nevralgico dei trasporti della provincia, perché riferimento per i 32.000 cittadini della Valle San Martino e punto di raccordo con la direttrice Lecco-Bergamo. La discussione con i rappresentanti della regione ha portato ad ottenere uno sforzo, da parte di questi, a classificare la linea Lecco-Milano come Suburbana (S8), cioè che garantisca un treno ogni mezz’ora, a partire dall’orario invernale 2015. Un’etichetta, questa di linea “Suburbana”, che in realtà è già sbandierata da tutti gli orari ed annunci ferroviari della tratta, ma che, nei fatti, non si è mai concretizzata.

trenoSe pare che si possa giungere a recuperare alcune di queste corse, l’assessore Tavola rimane scettico nel fare un bilancio ottimistico dell’incontro. La riduzione delle corse verrà infatti tamponata a breve dalla revisione degli orari ferroviari primaverili grazie ai fondi stanziati per EXPO, ma conclusa la manifestazione il rischio è di incorrere in un ritorno allo status quo. Da aprile si dovrebbe quindi recuperare un paio di corse, mentre pare che verrà aggiunto un treno serale di rientro da Milano. Nel mese di febbraio, insieme ai funzionari di provincia e regione, si avrà l’occasione di verificare queste attuazioni. I rappresentanti dei vari Comuni non abbasseranno la guardia e saranno poi in prima linea a settembre per ricordare alla dirigenza il mantenimento degli impegni presi.

L’incontro è stato anche occasione per discutere dei disagi causati dai disservizi di Trenord, che ultimamente stanno perseguitando i pendolari di tutta la provincia. L’assessore regionale non ha nascosto gli aspetti deficitari di una gestione problematica che dovrebbe evolversi in positivo grazie all’impostazione aziendale data dal nuovo amministratore delegato e agli aggiustamenti necessari in vista di EXPO 2015.

A conclusione dell’incontro, il vicesindaco Tavola ha evidenziato come, sul tema dei trasporti, l’unione fa la forza e il pensare in modo campanilistico rende le amministrazioni comunali ancora più deboli di fronte alla regione, interlocutore con cui sono necessarie coalizioni territoriali e locali che tengano monitorate le direzioni di provvedimenti troppo spesso imposti dall’alto, senza un preciso disegno razionale. In secondo luogo, l’assessore ha voluto esprimere il rammarico di chi, durante l’incontro, si è accorto che, se si fosse intervenuti prima del taglio delle corse, l’efficacia delle rimostranze ora fatte per una più alta attenzione per il territorio sarebbe stata maggiore. La critica, in questo caso, va ai precedenti vertici della provincia, che più di tutti hanno mancato di coinvolgere i rappresentanti delle amministrazioni comunali nella decisione di accettare i tagli, questa poi avvenuta senza nessuna osservazione critica o oppositiva. Una mancanza in cui le varie amministrazioni della Valle non vogliono più incorrere.

P.S.