PD E APPELLO AI FERRI CORTI:
È LA FINE DI UN’ALLEANZA?
DA RANCIO L’IDEA “SOLITARIA”

corrado valsecchiLECCO – Da tempo la maggioranza di Palazzo Bovara non appare proprio compatta. Ma questa, già nota, non è la notizia. Gli scricchiolii nell’asse formato da Pd e Appello per Lecco nel governo della città sono sempre più evidenti, ora però questo legame si potrebbe anche rompere definitivamente. Perché dalle parti di Rancio – nuova sede dei Dem lecchesi – il protagonismo di Corrado Valsecchi non è mai andato giù, già quando non era in giunta e controllava l’operato dei suoi “da esterno”.

Fin qui però niente di eclatante, se non qualche malumore interno. La goccia (e in realtà ce n’è più di una) che avrebbe fatto traboccare il vaso della pazienza dem è arrivata successivamente. Prima a causa della  scheggia impazzita di ApL, Ivano Donato, con il suo voto contrario a Dup e previsione di bilancio. Poi per il sostegno valsecchiano alla riconferma di Renato Muratore al timone di LineeLecco, inviso dal Pd, tanto che il sindaco Virginio Brivio ha scelto Mauro Frigerio come successore. E anche qui il cavallo pazzo Donato non avrebbe mancato di dire la sua con un commento negativo sul primo cittadino con un post Facebook, rimosso però dopo qualche ora.

ivano donatoPiccolezze magari, che però – sommate – non sono piaciute al Pd che siede comunque sulla maggioranza dei banchi di Palazzo Bovara (16 sui 32 totali, senza contare il sindaco), ma non riesce a fare la voce grossa con il piccolo alleato che ha solamente tre consiglieri, di cui uno molto indipendente, spesso contro la stessa maggioranza.

E da qui è circolata l’idea di andare avanti da soli, con l’unico aiuto di Vivere Lecco. Un’idea partorita da tempo, fino a qualche settimana fa solo sussurrata, ma che ora si fa sempre più strada nei circoli democratici. Progetto però molto difficile da attuare, perché se è vero che il Pd i numeri per governare li avrebbe, è anche vero che basterebbe un raffreddore per far saltare la maggioranza. E, cosa non da poco, i dem in questo momento sono ancora meno compatti.

Insomma, rompere l’alleanza non farebbe comodo ad alcun partecipante. Ma il rapporto tra le due forze pare ormai irrecuperabile.

LcN