LO STATO TAGLIA DI 3 MILIONI
IL BILANCIO DEL COMUNE
DI LECCO. LETTERA DI BRIVIO

LECCO – Zac e via. Lo Stato in apnea finanziaria si muove in maniera convulsa. Un’accettata al bilancio del Comune di Lecco è arrivata fra capo e collo all’amministrazione guidata da Virginio Brivio. Sono ben tre milioni di euro in meno. Non si può credere sia un fulmine a ciel sereno, perché si sa che si sta raschiando il fondo del barile fino a vederci sotto. E il sindaco ha preso carta e penna per scrivere il suo grido di dolore.

Ecco la lettera inviata al Governo

Alla cortese attenzione di

 

On. Enrico Letta
Presidente del Consiglio dei Ministri

On. Angelino Alfano
Vicepresidente del Consiglio dei Ministri

On. Graziano Delrio
Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie

On. Fabrizio Saccomanni
Ministro dell’Economia e delle Finanze

 

Lecco, 31 ottobre 2013

 

Illustrissimi,

mi corre l’obbligo sottoporre alla Vostra attenzione la drammatica situazione nella quale si trova il bilancio comunale della città di Lecco a seguito degli ulteriori e inaspettati tagli  ai trasferimenti dell’IMU a seguito del decreto che definisce il fondo di solidarietà comunale per l’anno 2013.

 

Come Sindaco della città e amministratore locale mi trovo a fronteggiare una situazione non più gestibile e che danneggia pesantemente i cittadini e le imprese della nostra comunità, che credono di aver pagato imposte al proprio Comune, il quale invece non può disporne.

 

Abbiamo costruito un bilancio di previsione su cifre reali, considerando il gettito IMU del 2012 e del primo semestre del 2013 e oggi scopriamo che il Ministero dell’Economia e delle Finanze ci tratterrà tre milioni di euro sui trasferimenti in più di quanto dovuto e atteso.

Di fronte a questo mancato trasferimento sono messi a rischio o il rispetto degli equilibri di bilancio o i servizi essenziali per i cittadini, tra cui la sicurezza stradale, la manutenzione ordinaria degli edifici pubblici (es. scuole, palestre, uffici,…) , gli interventi di sostegno alle fasce più deboli della popolazione, etc.

 

È inaccettabile lavorare in queste condizioni, senza la certezza di risorse che consentono di programmare – anche solo minimamente – la nostra azione amministrativa.

È inaccettabile vivere lo stesso clima di incertezza per il 2014, ormai alle porte.
È inaccettabile che questi tagli vengano comunicati in maniera arbitraria alla fine dell’anno, quando si dovrebbe assestare l’esercizio di bilancio.

 

Pur rispettando il lavoro della conferenza Stato-città e autonomie locali, il nostro Comune non capisce i criteri di questi tagli e non ha avuto modo di partecipare, né condividere le modalità con i quali sono stati determinati: deve solo accertarne gli effetti.

Non posso che far notare come oggi il Comune di Lecco vanti ancora un credito dal Ministero di Giustizia di oltre tre milioni di euro per le spese di funzionamento del Tribunale (che sono di competenza statale), spese sostenute dal 2011 dal nostro Ente che non solo non sono ancora state rimborsate, ma addirittura non possono essere nemmeno escluse dai vincoli del Patto di stabilità.

 

Oltre che rivolgere un appello alla Vostra sensibilità per un forte intervento del Governo utile alla risoluzione di questo grave problema, continuerà il nostro impegno nei confronti dei concittadini lecchesi per non venir meno ai doveri che ci sono stati da loro affidati come amministratori locali.

 

Non potendo e non volendo, in questo grave momento di crisi economica, chiedere ulteriori sforzi ai lecchesi in termine di tassazione, lavoreremo ancora una volta per contenere la spesa, sapendo che sulle nostre spalle ricadrà la responsabilità di scelte dolorose finora faticosamente evitate.

 

Se come ha detto il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, intervenendo all’Assemblea nazionale dell’ANCI pochi giorni fa, di fronte a un’attuale e forte crisi economica e politica ”sul piano istituzionale i Comuni costituiscono il fronte più vicino ed esposto alle sfide della quotidianità, a tutte le manifestazioni di malessere sociale e civile e alle istanze che ne scaturiscono, così come alle emergenze”, queste modalità di scelta del Governo non ci aiutano certamente a svolgere con efficacia ed efficienza i nostri compiti.

Virginio Brivio
Sindaco di Lecco