LECCO/32 I BAMBINI UCRAINI
NELLE FAMIGLIE DI LES CULTURES
A 30 ANNI DA CHERNOBYL

les cultures arrivo bambini cernobyl (29)LECCO – 32 soggiorni terapeutici per i bambini ucraini prendono il via oggi nel lecchese: per cinque settimane i ragazzi verranno ospitati da alcune famiglie locali su iniziativa della onlus Les Cultures.

Anna Anghileri ricorda come la continuità nell’accoglienza sia essenziale, soprattutto quest’anno al ricorrere del trentennale dallo scoppio della centrale di Cernobyl. Importante la permanenza nel lecchese non solo per terapia, si ricorda che un giorno di aria pulita equivale alla diminuzione del 30/40% delle radiazioni; ma soprattutto per l’integrazione e la costruzione di profonde e durature amicizie tra singoli cittadini e tra i due paesi.

Più di 1500 bambini sono stati portati a Lecco in 22 anni di Les Cultures e al contempo sono state aiutate 45 famiglie profughe in loco. Il peso di questo arrivo? Una bottiglia di vodka per le famiglie, almeno così era concesso fino a qualche anno fa, mentre il peso del loro rientro? Tanta amarezza nel lasciarsi e 200kg annui di beni di prima necessità in dono.

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Il sindaco Virginio Brivio, l’assessore Gaia Bolognini e il presidente del consiglio comunale Giorgio Guazzetti hanno accolto l’arrivo dei giovani ragazzi donando loro un kit per conoscere la città. Il primo cittadino ha ringraziato le famiglie coinvolte e la loro infinita solidarietà, ricordando come “nell’era dei social, il soggiorno e lo scambio culturale rappresentano il superamento della socializzazione mediata, lasciando spazio all’integrazione vera e propria”.

L’euforia e l’impazienza delle famiglie nell’abbracciare i piccoli ospiti è significativa del forte senso di famiglia creato. Quest’anno si è registrato un aumento di famiglie partecipanti, tre nuove famiglie ed è confermata la disponibilità ad accogliere soprattutto in Valsassina, ben 9 le famiglie della Valle, 4 di Lecco e le altre provenienti da Valtellina e bergamasca.

Martina Panzeri