LECCO – Epilogo del contrastato rapporto tra Grazia Mennella, medico radiologo dell’ospedale di Lecco, e l’azienda ospedaliera, con il licenziamento dell’esponente lecchese del MoVimento 5 Stelle.
La natura delle contestazioni a lei sollevate e le motivazioni della sentenza non sono state rese pubbliche, perché spetta al medico il diritto di diffonderle o meno. L’istruttoria, avviata a fine gennaio a seguito di alcune segnalazioni, è stata condotta da una commissione interna che ha raccolto documenti, testimonianze e infine sentito la dipendente per raccogliere la sua visione dei fatti. Ora Mennella avrà 120 giorni di tempo per fare ricorso contro il provvedimento nei suoi confronti.
Da tempo la donna punta il dito sull’organizzazione dei turni di lavoro dei medici, orari che non favorirebbero la lucidità del loro operato. Ricorda inoltre l’eccessiva esposizione dei pazienti ad analisi ritenute pericolose e per le quali anche dall’Europa è arrivato all’Italia il monito di un uso più stringente e meno massivo. Mennella era al suo quinto procedimento disciplinare, a seguito delle proprie azioni di denuncia.
Nei giorni passati più volte i deputati 5 Stelle avevano cercato di fare un ispezione in ospedale per verificare se vi fossero o meno casi di malasanità, ma non è stata data loro l’autorizzazione ad entrare. Gli eletti pentastellati hanno quindi scelto di rinunciare al loro diritto di visitare la struttura e si sono fermati davanti all’ospedale con un banchetto.
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