INCIVILITÀ O INCURIA:
CHI HA ABBATTUTO IL CIPPO
DEL MONTE LEGNONCINO?

VALVARRONE – Fra i due mali verrebbe da augurarsi che sia stato per l’incuria e non per l’inciviltà di qualcuno. Un nostro lettore amante della montagna ci ha infatti segnalato che – una volta arrivato in vetta del monte Legnoncino – è stato accolto da una triste sorpresa: il cippo che troneggia sulla cima dell’altura è stato trovato non più fiero e svettante, bensì divelto e adagiato a terra.

Non si tratta di una semplice pietra qualsiasi, ma di un vero e proprio manufatto storico cui il Comune di Valvarrone è molto legato – pur giacendo la pietra all’interno del Comune di Sueglio –. Proprio in virtù di questo sentimento, Valvarrone si è offerto di dare un contributo per il ripristino della stele. “È un simbolo per tutta la nostra valle – racconta il sindaco Luca Buzzella – e sulla calce vi sono riportate alcune iscrizioni che non vogliamo vadano perdute”.

Fra queste vetuste scritte – ironia della sorte – si legge anche “prigione e multa” per chiunque manometta il pilastro. Chissà mai che qualcuno non abbia letto con attenzione le pene cui sarebbe andato incontro.