IL CASO/NON FU DIFFAMAZIONE
MA DIRITTO DI CRITICA, ASSOLTO
IL VALSASSINESE DEL BOB
CHE COMMENTÒ L’ALLENATORE

LECCO – Farà giurisprudenza la sentenza di assoluzione per Ivan Invernizzi, 29enne valsassinese, atleta azzurro del bob, a giudizio per diffamazione a mezzo stampa dopo che su un portale di settore commentò dando giudizi sull’ambiente della nazionale di bob. Frasi che non piacquero all’allenatore Antonio Tartaglia il quale denunciò il giovane. 

A seguito di un articolo di un’altra campionessa di bob, Lisa Pizzi, il giovane valsassinese scrisse: “…ma la cosa più importante è la totale mancanza di igiene di questo ambiente. Ambiente caratterizzato da comportamenti che definire vili è un eufemismo, comportamenti totalmente tollerati e addirittura direttamente posti in essere dalla gestione del signor A.T. (Antonio Tartaglia, ndr)”. “L’aspetto triste – rimarcava sul social network dedicato agli sport invernali Ivan il 27 febbraio 2014 – è che certe logiche sono proprie dell’ambiente del bob italiano e penso che anche il signor A.T. ne sia stato vittima per anni e si limiti a riprodurre ciò che ha conosciuto. Ad oggi la nazionale di bob italiano mi sembra un’incubatrice di valori anti sportivi e anti sociali“.

Il giudice Nora Lisa Passoni – dopo aver sentito le parti, la persona lesa e i testi – ha assolto Ivan Invernizzi per aver esercitato il diritto di critica. “In primis lo scritto dell’imputato – si legge nelle motivazioni della sentenza – consente di escludere la rilevanza penale della condotta contestata che, con le parole espresse ha esercitato il proprio diritto di critica, in base all’ex articolo 51 del codice penale”. Il giudice ha inoltre rilevato che “non c’è stata alcuna smentita della veridicità degli episodi narrati da Invernizzi e che non c’è stato un uso strumentale, esagerato, caricaturale e spregiativo della lingua”.

RedCro

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