GIOCHI DI GUERRA ALLA LEUCI
“MA NIENTE SOPRALLUOGHI
PER RIMUOVERE L’AMIANTO”.
VICINATO SENZA PIÙ PAROLE

digLECCO – Siamo alcuni cittadini residenti nei condomìni che confinano con l’area ex Leuci,
Questa mattina siamo rimasti allibiti dal fatto che all’interno dell’area ex Leuci, o ex Lago, abbiamo assistito a giochi di simulazione militari, come riporta la foto allegata del cartello posto all’ingresso dell’area, e il cartello diceva anche di avere avuto le autorizzazioni dagli organi di pubblica sicurezza competenti.

– Noi da tantissimo tempo ci stiamo adoperando per far rimuovere l’amianto che si trova sui tetti di questi fabbricati, richiesta posta alla proprietà prima e all’amministrazione comunale poi, (vista l’inadempienza della società proprietaria)

Per mesi non eravamo riusciti ad ottenere un sopralluogo nell’area per valutare la pericolosità dell’amianto… ci hanno sempre detto che non era possibile per questione di sicurezza …. che non c’erano le condizioni ambientali e ora una ventina di baldi giovanotti, attrezzati di tute militari, giubbotti antiproiettili, caschetti, mitragliette, bandierine, etc. etc erano qui davanti a noi, che si divertivano a spararsi addosso, a nascondersi e a simulare tattiche di guerra, con accesso a tutti i piazzali e a tutti i capannoni…. anche quelli con i pezzi di amianto sospesi sulle loro teste.!!!

-E’ vero che l’area è privata e quindi può essere affittata o utilizzata per altro, ma visti i vincoli posti dall’amministrazione, la stessa ha informato questi giovani del REALE rischio per la loro SALUTE e SICUREZZA, rispetto alla FINTA SICUREZZA dei finti giochi di guerra ?

digSIAMO ESTEREFATTI !!!!
CHI HA AUTORIZZATO QUESTA FARSA ?

Quali sono gli organi istituzionali preposti alla sicurezza nostra, rispetto a quelli a cui fanno riferimento quelli del cartello ???

Nulla aggiungiamo, perchè nulla c’è da aggiungere…

ma intanto l’amianto è ancora tutto lì da vedere, con ancora i pezzi pericolanti
della messa in sicurezza dell’ordinanza che risale al 26 giugno 2017, mai eseguita.

… e le istituzioni che latitano sempre “SULLA NOSTRA DI SICUREZZA”

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