GESTIONE RIFIUTI IN PROVINCIA:
TREND POSITIVO, BENE SUD E LAGO,
VALSASSINA PECORA NERA

rifiuti conf pvonciaLECCO – Discreto successo per la provincia di Lecco per quanto riguarda la produzione e la gestione dei rifiuti urbani sul nostro territorio. Come è emerso durante la conferenza stampa organizzata oggi 2 luglio dall’ente per divulgare i dati relativi al 2014, lo scorso anno la produzione dei rifiuti urbani in provincia ha fatto registrare un lieve aumento rispetto all’anno precedente (1,1%), così come la percentuale della raccolta differenziata che è passata dal 60,2% dei rifiuti al 60,8% (+2,1), rimanendo però inferiore – seppur di poco – all’obiettivo del Piano rifiuti provinciale, e non influendo sull’indifferenziato che rimane sostanzialmente stabile.

rifiuti provincia cartina comuni“Si conferma così il trend positivo – annuncia il consigliere provinciale con delega all’ambiente Anna Mazzoleni (neo-assessore comunale del capoluogo) – che si deve all’attenzione dei cittadini, delle associazioni e delle amministrazioni. Siamo sulla strada giusta e lo dimostra il fatto che col 2015 tutti i comuni della provincia avranno il servizio di raccolta differenziata, oltre al servizio di raccolta domiciliare del vetro che è in espansione”.

Andando ad analizzare poi le singole realtà si scopre una situazione molto variegata: se i dieci comuni più virtuosi ad esclusione dell’ultimo (Lierna, Montevecchia, Dorio, Viganò, Airuno, Robbiate, Ello, Monticello Brianza, Lomagna e Bulciago) superano la soglia del 70% di raccolta differenziata, gli ultimi della classe (i comuni della Valvarrone e Varenna) scendono sotto il 35%, con Morterone addirittura al 25%.

Come fa però notare Anna Vitali – tecnico della provincia – “l’andamento della produzione e della raccolta dei rifiuti è molto disomogeneo anche a seconda dei circondari presi in considerazione”: se il Casatese e il Meratese si rivelano dei territori “ricicloni” con il 65,5% e il 65% di differenziato (unici ad aver raggiunto l’obiettivo del piano raccolta rifiuti), le zone del Lario Orientale e del Lecchese scendono sotto la soglia 60 con rispettivamente il 59,6% e il 58,1%, con la Valsassina che chiude la classifica al 46,5%.

rifiuti provincia classifiche territorio

Oltre al fatto che il lieve aumento della produzione dei rifiuti può essere in parte dovuto alla ripresa economica e dei consumi delle famiglie, il vero dato positivo è un altro. Come evidenzia ancora la Dott.ssa Vitali “il dato del 2014 è ampiamente inferiore rispetto a quello del 2011, infatti il tasso di crescita medio annua nell’ultimo quinquennio è in diminuzione (0,76%) e questo significa che si è ormai raggiunta la stabilizzazione delle crescita della produzione dei rifiuti urbani”. A fronte poi di un aumento di questi ultimi a livello globale, la frazione residuale (non riciclabile) si è ridotta in termini assoluti, a favore di un aumento dei rifiuti ingombranti a smaltimento e di quelli finiti nella raccolta differenziata.

Anche l’amministratore unico di Silea si dice “Soddisfatto per i dati e per il nuovo progetto di raccolta diretta proposto da Silea. L’azienda –asserisce Peverelli – è un supporto per i comuni perché può mettere in campo delle risorse che aiutino i comuni nella promozione della raccolta differenziata”. Proprio in quest’ottica la partecipata sta stipulando degli accordi con i singoli comuni su iniziative specifiche: con Abbadia e Mandello è stato siglato un accordo per l’istallazione di impianti di riuso che stanno per aprire, mentre verrà ideato un progetto destinato ai comuni meno virtuosi (lago orientale e Valsassina) per intercettare più rifiuti e mandarne meno a smaltimento.

SPECIALE_SILEA_1 Colombo

Un altro grosso passo avanti sarebbe poi rappresentato dal cosiddetto sistema a tariffazione puntale, per cui più le famiglie riciclano meno pagano. Anche su questo tema Silea si sta applicando. Come spiega il presidente Mauro Colombo: “vorremmo mettere in campo una sperimentazione: partiremo con l’individuare delle famiglie “tipo” che rappresentino il più possibile la totalità del territorio e poi inizieremo una raccolta dati per vedere gli effetti del sistema. In particolare verrà monitorato l’aumento o la diminuzione della raccolta differenziata, ma soprattutto dovremo controllare che questo metodo non inneschi meccanismi per cui i rifiuti che dovrebbero essere raccolti con l’indifferenziato vadano a finire nel sacco viola. Infine verrà rimodulata la tariffazione”. Ancora una volta cercare dunque di promuovere la raccolta differenziata, premiando chi ricicla.

M. V.

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