AL POLITECNICO SI PROGETTA
UN FUTURO DI CITTÀ VERDI.
MILANO PARTNER DI PHILADELPHIA

LECCO – Dal 10 al 19 settembre al campus del Polo di Lecco è andato in scena “Responsive Urban Environments – RUE”, workshop promosso dalla Scuola di Architettura Urbanistica e Ingegneria delle Costruzioni del Politecnico di Milano e dal College of Engineering della Drexel University di Philadelphia, nell’ambito delle già proficue collaborazioni in essere sul tema dell’edilizia sostenibile.

L’iniziativa ha visto la partecipazione di 14 studenti della Drexel University e 14 studenti del Politecnico di Milano che hanno lavorato sullo studio e progettazione di edifici ad alte prestazioni con particolare attenzione alle interazioni con l’ambiente urbano circostante. Il RUE rappresenta un modello urbano sostenibile a basso consumo energetico che considera la città come una rete complessa di sistemi interconnessi che si basano l’uno sull’altro per garantirne il delicato equilibrio.

L’infrastruttura urbana è costituita da edifici, strade, ponti e ferrovie ma anche da vuoti, aree verdi, corsi d’acqua; questi differenti ecosistemi devono essere flessibili e in grado di adattarsi per rispondere alle sfide dettate dai cambiamenti ambientali. Lo sviluppo di strategie per il RUE è fondamentale per garantire un futuro a basse emissioni di carbonio per il nostro pianeta. La percentuale della popolazione mondiale che vive nelle città è aumentata nel corso dell’ultimo secolo, passando dal 14% nel 1900 al 50% nel 2007. Si registra un costante abbandono delle zone rurali e si stima che entro il 2050 il 70% delle persone si concentrerà in ambienti urbani e per questo motivo la ricerca RUE è oggi imperativa.

Philadelphia e Milano, simili di dimensioni, hanno circa 1,5 milioni di abitanti e sono ottimi casi di studio per il RUE. Durante il workshop gli studenti, organizzati in 7 gruppi misti e multidisciplinari, si sono confrontati, anche con il supporto di esperti provenienti dal mondo delle amministrazioni pubbliche (Comune di Milano) e delle professioni (COIMA, Arup) sugli aspetti cruciali da considerare per la gestione ecosistemica delle nostre città per garantire un futuro a basse emissioni di carbonio. I partecipanti hanno esplorato strategie di rigenerazione urbana sostenibile e hanno sviluppato sette proposte progettuali che offrono soluzioni per la mitigazione di alcuni fenomeni in crescente aumento a causa del cambiamento climatico (inquinamento, isola di calore urbana, inondazioni, ecc.) promuovendo al contempo la mobilità sostenibile e l’inclusione sociale.
Per la città di Milano, l’area utilizzata come caso di studio è stato lo scalo ferroviario di Porta Genova, oggetto di future trasformazioni, laddove la presenza di un tessuto storico, di corsi d’acqua e infrastrutture richiedono una differente sensibilità progettuale al fine di assicurare la sostenibilità degli interventi e il rispetto del complessivo ecosistema urbano.

Gli esiti del workshop sono stati presentati lo scorso 20 settembre nel contesto di Biennale Sessions, Speciale Progetto per Università e Istituti di formazione e ricerca, presso la Biennale Architettura 2018 Freespace (16. Mostra Internazionale di Architettura).