TASSA SOGGIORNO/CARTA VETRATA: “LECCO ATTIRA I TURISTI
COME IL CHEWING GUM LE SUOLE”

CHEWING GUM SOTTO SUOLASiamo una città che attira i turisti come il chewing gum le suole delle scarpe. Non fai nulla perché succeda ma succede. Deve essere per questo che, da anni, dall’ultimo Corteo Manzoniano del Borgomastro Bodega – costato per altro una fortuna che ci aprivamo l’intero Palasport per tutto l’anno – il Comune non fa nulla.

Ed oggi, tra un’arrampicata sui vetri e un “buongiorno, che ora é?” il Comune mette una nuova tassa. Quella sul soggiorno dei turisti.

Che in effetti ci son sempre stati un poco sulle balle a noi mogli dei tirabagia che, un po’ per indole, un po’ per invidia, non abbiam mai avuto tempo da perdere nemmeno per goderci la nostra barca a vela.

Va bene che dopo esser andati a ramengo i soldi delle multe di via Balicco per un colpo di Giudice di Pace, bisognava trovare una scusa per far cassa, ma proprio il “pane e coperto” del Comune come al ristorante?

Il turista non porta già ricchezza con la sua presenza sul nostro lago? Non spende già i suoi risparmi, negli esercizi del territorio? Non paga già una tassa con il biglietto dei parcheggi in città?

Il Comune, per il turisma, cosa ha fatto in questi anni per dirgli “nus avem spendu i toh money per sta atrasiun, per sta cà del scritur Manzuni, adess paga, boy”

Nulla, un prelievo al turista sulla fiducia.

Basti sentire il consigliere del pd Frigerio: “Non possiamo nascondere che il settore sia stato trascurato in questi tanti anni, perché non era considerato nelle priorità”.

E seppure sorvolassimo sul fatto che allora il suo assessore al Bilancio, Elisa Corti, racconta: “La tassa continuerà a dare sostegno al turismo con progetti anche pluriennali”, resta il paradosso che questa denuncia di trascuratezza, la sottolinei uno che siede da quasi 5 anni in Consiglio comunale, in maggioranza, e forse, come fanno anche i miei bimbi alla mattina, insieme alla scoperta dell’acqua calda, avrebbe dovuto usare quella fredda per buttarsela in viso….già da anni….

Ma buongiorno.

Ed invece cippa: Proposte, ordini del giorno, mozioni.. Nulla.

Si limita a guardare la cicca sotto la scarpa e a garantire che la prossima volta che il turista verrà a Lecco, farà in modo che non sia più la stessa. La cicca, non la città.

E allora mi chiedo, in veste di contabile di casa, ma questa tassa che va dagli 0,50 alle 3 euro, è così fuori dal normale che la paghi l’albergatore?

Che siano già comprese nella tariffa, mica due lire, del pernotto?

L’esercente va in fallimento?

È come il pane e coperto nei ristoranti..

Non vengono anche voi i nervi, quando uscite a pranzo con tutta la famiglia, nel vedere quei due euro buttati lì come una presa in giro per spillar soldi?

Non ho mai capito perché i ristoratori non li spalmino, se proprio gli cambia la giornata di cassa, nei prezzi delle portate. Mistero.

carta vetrata firma