L’URLO/LECCO SI PREPARA
PER UNA GROSSA SORPRESA
ALLE PROSSIME ELEZIONI?

Massimo Riva 5 stelle LeccoE se la vera sorpresa delle elezioni comunali di Lecco fosse un confronto tra PD-Appello per Lecco e Movimento 5 Stelle? Il Movimento 5 Stelle ha un candidato sindaco, Massimo Riva, giovane e posato, ha un programma vero, propone senza contestare, fa campagna elettorale in mezzo alla gente comune con molto umiltà.

Virginio Brivio è favorito ma è affaticato e deve affrontare il sentimento negativo di parte città nei confronti della sua Amministrazione. Non è amato dalle associazioni di categoria e professionali che hanno contestato il Piano di Governo del Territorio, non è gradito a molti cittadini che in questi anni hanno subito disagi, dalla raccolta dei rifiuti, alla viabilità.

Un’Amministrazione su cui pesano le vicende Metastasi e le tante liti tra alleati che per ora sembrano solo sopite per opportunità elettorale, ma pronte a riesplodere il giorno dopo la vittoria. Dalla sua ha il vantaggio di essere sindaco uscente, quindi, più visibilità rispetto a tutti gli altri candidati. Ed ha, Brivio, due valori aggiunti: il consenso elevatissimo del PD a livello nazionale, e ancor più, l’apporto civico di Appello per Lecco, affermatosi in questi anni come associazione seria, con idee, programmi e uomini (anche se deve registrare la delusione dell’operato dell’assessore alla cultura Michele Tavola, peraltro, non ricandidato).

Il resto? Il resto è diviso e appare rappresentare più che altro il passato. Brivio e Riva hanno il vantaggio di avere dei competitori alla guida della città che mostrano molti limiti e qualche ombra. Lorenzo Bodega su cui pesa l’essere riciclato, dopo aver fatto l’assessore, il sindaco, il senatore, ricandidarsi a sindaco dà l’impressione di essere una persona che non ama il duro lavoro di ogni giorno, ma che è interessata al più facile compito della politica ed ai suoi privilegi piuttosto che alla città, a favore della quale non si è più adoperato da quando non ha ricoperto una carica pubblica. Una sensazione suffragata dalle sconvolgenti intercettazioni delle conversazioni telefoniche di “Mestatasi” tra la sua compagna e il suo amico ed ex consigliere Sorrentino, agli arresti per una vicenda di tangenti, pubblicate da Qui Lecco Libera con una recente lettera ai giornali.

Alberto Negrini, un “outsider” candidato per disperazione da Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia che non hanno potuto trovare un accordo con il Nuovo Centro Destra ed hanno rinunciato al loro candidato naturale e probabilmente vincente, Peppino Ciresa. Su Negrini i fardelli di una Forza Italia lecchese più disprezzata che amata e la mancanza di un minimo di programma elettorale credibile. Un candidato a cui non giova l’essere stato alla guida dei negozianti della città perché questi hanno dimostrato molti limiti non riuscendo ad affrontare la crisi con idee e proposte all’altezza della situazione. A Negrini non giova nemmeno aver prima sostenuto Appello per Lecco, lista civica di centro sinistra in maggioranza con Brivio con cui pare aver contrattato un posto da Assessore, per poi passare al centro destra. Non è certo un bel biglietto da visita per lui, è più un regalo a Brivio perché riconferma come la sua coalizione sia moderata e “votabile” da tutti gli elettori di centrodestra.

Infine, la sinistra radicale di Alberto Anghileri, targata CGIL, una nicchia di testimonianza dell’ideologia comunista che fu, ma che a Lecco l’assoluta maggioranza dei cittadini non considera all’altezza di guidare la città.

Rimane, quindi, la vera novità di M5S, che mai si è presentato a Lecco, che non ha in lista riciclati, che da anni lavora ad un progetto per la città. Il Movimento a Lecco non sembra nemmeno parente di quello parlamentare romano, tantomeno di quello dell’urlante Beppe Grillo, piuttosto ricorda il bravo ragazzo Federico Pizzarotti che lavora in silenzio e bada alle cose concrete nella sua Parma, riuscendo ad uscire con successo da una situazione di degrado che aveva ereditato dopo le vicende Parmalat e gli enormi sprechi dell’amministrazione comunale precedente guidata dal Sindaco forzista Pietro Vignali, poi arrestato per peculato nel 2013.

Massimo Riva a Lecco come Federico Pizzarotti a Parma? Prima dovrà vedersela con Virginio Brivio e Corrado Valsecchi. Di certo una vittoria del Movimento 5 Stelle al Comune di Lecco scardinerebbe gli equilibri esistenti in città e provincia tra politica, economia, cooperative.

Fantapolitica? Probabilmente sì, ma non mi stupirei se succedesse l’impensabile. Brivio è avvisato.

Victoria Victrix