CONTINUA L’ALLERTA NEVE,
CODICE ARANCIONE
FINO A SABATO MATTINA

MILANO – La protezione civile regionale conferma fino a sabato mattina lo stato di allerta per rischio neve su gran parte del territorio lombardo. La criticità resta di livello moderato – codice arancione.

Nello specifico, le aree in allerta arancione sono: NV-01 (Valchiavenna), NV-02 (Media-Bassa Valtellina), NV-03 (Alta Valtellina), NV-04 (Prealpi Varesine), NV-05 (Prealpi comasche-lecchesi), NV-06 (Prealpi bergamasche), NV-07 (Valcamonica), NV-09 (Alta pianura varesina), NV-10 (Brianza), NV-15 (Pianura pavese) e NV-19 (Fascia collinare Oltrepò pavese).

SINTESI METEOROLOGICA
La regione è interessata da un intenso flusso di correnti sudoccidentali in quota che determina precipitazioni diffuse e continue sulle zone alpine, prealpine e dell‘alta pianura, intermittenti sulle restanti Zone.

Si conferma in generale quanto comunicato nell’Avviso di criticità di ieri. In particolare si evidenzia una temporanea intensificazione delle precipitazioni in mattinata sulla Pianura centro-occidentale che potrà favorire il carattere nevoso delle stesse con temporanei accumuli di qualche centimetro anche nelle aree in cui finora la neve ha stentato ad attecchire al suolo.

Nel corso del pomeriggio un progressivo riscaldamento degli strati bassi dell’atmosfera favorirà il passaggio da neve a pioggia su tutta la pianura con una progressione da est verso ovest. Le Zone dove vi è una maggiore probabilità di persistenza di condizioni favorevoli a precipitazioni a carattere nevoso sono quelle più occidentali (varesotto, comasco, brianza, pavese e parte più occidentale di milanese), dove tuttavia è attesa l’attenuazione e la successiva cessazione in serata delle precipitazioni.  Fino al primo pomeriggio sulla fascia collinare di Oltrepò pavese e aree di pianura limitrofe persiste una moderata probabilità di pioggia che gela al contatto col suolo (gelicidio).

Il limite delle nevicate si alzerà gradualmente per portarsi a fine giornata tra i 1.000 e i 1.400 metri. Tuttavia è probabile che nelle valli alpine più interne (Valtellina, Valchiavenna e Valcamonica) tale limite si mantenga notevolmente più basso per la persistenza di aria fredda fino al fondovalle. I maggiori accumuli nevosi in montagna sono attesi sopra i 1.500 metri su Valtellina, Valcamonica e Orobie dove a fine evento, intorno alle 6 di domani sabato 2 febbraio, si potranno avere fino a 60 – 100 cm di neve fresca.

Chiara Panzeri